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La settimana

La settimana XXV

1) Effetto Covid, entro la fine dell’anno oltre 1 milione di ragazze fuori dallo studio e dal lavoro
http://www.vita.it/it/article/2020/11/17/effetto-covid-entro-la-fine-dellanno-oltre-1-milione-di-ragazze-fuori-/157394

Il Covid accelera le diseguaglianze di genere, che cominciano sin dalla prima infanzia. Bambine e ragazze crescono con l’illusione della parità, che si infrange nell’impatto col mondo del lavoro. Così la XI edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia “Con gli occhi delle bambine” proposta di Save the Children

2) “Dementi”, “pazzi”, “ritardato”, “lobotomizzato”. Le parole dello stigma che si dovrebbero evitare
https://www.valigiablu.it/parole-stigma-da-evitare

A proposito dello "stigma sociale", un argomento che trattiamo frequentemente in psichiatria.

Si tratta di etichette, assieme ad altre come “cerebroleso”, “ritardato”, “lobotomizzato”, “schizofrenico”, “autistico”, “bipolare”, “narcisista”, “psicopatico”, “sociopatico” e così via, che vengono elargite quotidianamente online e offline a chi abbia idee o comportamenti considerati non conformi o anormali.

Si ricorre alla neurologia e alla psichiatria per sostanziare il proprio giudizio morale sull’altro che di volta in volta rappresenta una minaccia, fa paura, non conosciamo, ha idee diverse dalle nostre o semplicemente ci sta antipatico. E partecipano al gioco anche giornalisti/e e – con sprezzo del codice deontologico – molti professionisti della salute mentale.

Il risultato è una più o meno esplicita dichiarazione di superiorità che, oltre a rivelare un lessico modesto e avvitato su un ristretto insieme di aggettivi ricorrenti, ha conseguenze sociali dannose.

3) Gli effetti del Covid sulla salute mentale: +300mila pazienti psichiatrici, boom di psicofarmaci
https://www.fanpage.it/attualita/gli-effetti-del-covid-sulla-salute-mentale-300mila-pazienti-psichiatrici-boom-di-psicofarmaci

Intervista al professor Massimo Di Giannantonio, presidente della Società Italiana di Psichiatria.

Non esistono ancora delle statistiche ufficiali sui consumi di psicofarmaci ma abbiamo registrato nei grandi centri regionali di prenotazione di farmaci un aumento del 35% di dotazioni di ansiolitici e ipnotici e un incremento del 28,2% degli antidepressivi. Questi, lo sottolineo, sono i quantitativi di ordinazioni all’ingrosso da parte dei farmacisti al dettaglio, ma sono numeri significativi. Se questa è l'offerta, la domanda non può essere molto differente…

4) Lesbo | Il campo rifugiati Pikpa e la lettera di Mina
https://www.pressenza.com/it/2020/11/lesbo-il-campo-rifugiati-pikpa-e-la-lettera-di-mina

Pochi giorni prima dello sgombero del campo di Pikpa, una dei residenti, Mina, ha scritto una lettera che è stata diffusa su Facebook. La lettera è stata tradotta dalla lingua farsi, con l’aiuto dell’insegnante d’Inglese di Mina (un volontario del campo, che insegnava l’inglese a Mina, a distanza, durante la sua permanenza a Pikpa).

5) Covid, disturbi psichiatrici per il 20% dei pazienti
https://www.repubblica.it/salute/2020/11/17/news/covid_disturbi_psichiatrici_per_il_20_dei_pazienti-274727855

Secondo i ricercatori inglesi il 20% dei pazienti infetti da SarsCov2 viene diagnosticato con un disordine psichiatrico entro 90 giorni dall’inizio della malattia. I disturbi più comuni sono ansia, depressione e insonnia, ma la ricerca suggerisce anche che questi soggetti abbiano un più alto rischio di ammalarsi di demenza rispetto a coetanei sani. Lo studio, pubblicato su The Lancet Psychiatry, ha preso in esame un database elettronico con i dati di 69 milioni di americani, inclusi 62.000 casi di Covid-19.  

Le conclusioni si spingono anche oltre, suggerendo che le persone con pregressi problemi psichici abbiano il 65% di probabilità in più di essere infettate dal Coronavirus. Un’affermazione che viene però accolta con scetticismo da altri scienziati.

6) È la cultura la prima vittima dell'estremismo
https://www.radiobullets.com/rubriche/e-la-cultura-la-prima-vittima-dellestremismo

L’università di Kabul è un posto tranquillo paragonato al casino che avvolge la capitale, tra il traffico anarchico, le donne che passeggiano in fretta cariche di verdure, i mezzi militari che sfrecciano non curandosi della gente che attraversa.
L’università è un complesso cintato dove ci sono dipartimenti, alloggi dei professori, gente che ci vive da anni. Chi va all’università in Afghanistan non sta solo proseguendo gli studi: sceglie di fare qualcosa di altamente pericoloso. Perché il perseverare della cultura è il maggior nemico dell’estremismo, che sia religioso o politico. Chi studia, sa; chi sa, può. Chi sa, ha sogni, desideri, non si accontenta, sviluppa un senso critico ed è più difficilmente manipolabile. Non rende più intelligenti − ci sono molti analfabeti con un’arguzia da far invidia a migliaia di laureati − ma, in qualche modo, ci sono buone possibilità che lo studio ti apra la testa. E in un Paese difficile come l’Afghanistan − ma anche l’Iraq o il Pakistan, dove una ragazzina ha preso il Nobel per la Pace perché han tentato di ucciderla solo perché rivendicava il diritto di studiare − è qualcosa che conta molto.

7) Come condannare il terrorismo senza parlare di scontro di civiltà
https://www.internazionale.it/opinione/pierre-haski/2020/10/30/attentato-nizza-condanna

La trappola che ci è stata tesa è quella di spingerci a reagire come se l’occidente fosse l’unico a essere colpito e dovesse dunque difendersi dagli attacchi di un’altra civiltà. Se così fosse, i terroristi avrebbero vinto, perché sarebbero riusciti a trasformare tutti i musulmani in presunti colpevoli dei loro crimini. La risposta, dunque, dev’essere inclusiva e non discriminante.

Questa linea è sicuramente più difficile da mantenere quando le emozioni sono fuori controllo. Ma è più vicina alla realtà del mondo rispetto al presunto “scontro di civiltà”, un’idea che favorisce solo gli estremisti.

8) Città fantasma, i 20 paesi abbandonati più suggestivi d’Italia
https://tg24.sky.it/lifestyle/2020/10/31/citta-fantasma-italia

Interessante galleria fotografica riguardante 20 città fantasma in Italia. Segnalo anche Montebello sul Sangro vecchia (già Buonanotte), in provincia di Chieti, di cui potete leggere qui e qui.

Da Bussana Vecchia a Craco passando per l'isola di Poveglia, Mirteto, Consonno e Monterano. Un viaggio da Nord a Sud tra i luoghi dimenticati del Bal Paese. Secondo l’ultima rilevazione Istat, lungo lo Stivale se ne conterebbero un migliaio ma in realtà i piccoli centri, una volta abitati e oggi avvolti dal silenzio, sarebbero circa seimila. Vestigia di un passato spesso glorioso dove il tempo si è fermato consentendo alla natura di impossessarsi di mura, strade e piazze