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“Quasi amici” (“Intouchables”) è un film del 2011 diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano, di produzione francese, ambientato nella Parigi dei giorni nostri. Con un incasso mondiale di 324 milioni di dollari è stato uno dei film francesi più visti di sempre. “Quasi amici”, ispirato ad una storia vera, racconta l’incontro tra due mondi apparentemente lontani. Dopo un incidente di parapendio, che lo ha reso paraplegico, il ricco aristocratico Philippe (François Cluzet) assume Driss (Omar Sy), ragazzo di periferia appena uscito dalla prigione, come badante personale, anche se a prima vista sembrerebbe la persona meno adatta per questo incarico. La vita derelitta di Driss, tra carcere, ricerca di sussidi statali e un rapporto non facile con la famiglia di scarsi mezzi economici, subisce un’impennata quando, a sorpresa, il miliardario paraplegico Philippe lo sceglie come proprio aiutante personale. Incaricato di stargli sempre accanto per spostarlo, lavarlo, imboccarlo, aiutarl…

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Turismo

Agnone: l’Atene del Sannio

Il paese famoso nel mondo per le sue campane

 

Agnone (Agnèune in dialetto locale), nella parte settentrionale della provincia di Isernia, è celebre in tutto il mondo per le sue campane (le uniche che possano fregiarsi dello stemma pontificio) fabbricate dalla Pontificia fonderia di campane Marinelli, fondata intorno all’anno 1000. È il principale comune dell’Alto Molise a circa 800 metri di altitudine ed è circondato da un paesaggio montuoso ed immerso nel verde dei boschi, che a tratti sono interrotti da piccole praterie. Ha circa 5.000 abitanti e fino al 1811, per circa 600 anni, Agnone e il suo circondario sono sempre stati parte integrante dell’Abruzzo.

La tradizione vuole che Agnone sia sorta sulle rovine della città sannitica di Aquilonia, distrutta dai Romani durante la conquista del Sannio: nella zona sono stati recuperati diversi reperti archeologici, come la stele funeraria di Vibia Bonitas, conservata al Teatro Italo-Argentino, nel centro storico della cittadina, e la Tavola votiva di Agnone, nota anche co…

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Atessa (L’Atésse in dialetto atessano) è un comune di 10.575 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo e si snoda su un rilievo a forma di mezzaluna. Fa parte della Comunità montana Valsangro ed è il più grande comune della provincia per estensione. Si trova nella bassa valle del fiume Sangro e i suoi territori degradano dolcemente fino a raggiungere la vasta piana alluvionale del Sangro. La quota minima è di 55 m s.l.m., a cui si giunge sulle rive del fiume, mentre quella massima è di 876 m s.l.m. nei pressi della località Fonte Campana con un dislivello di oltre 800 metri: un passaggio, che varia dai caratteri di pianura a quelli di bassa, media e alta collina. L’altitudine del municipio è di 435 m s.l.m.

Le origini di Atessa si fanno risalire alla leggenda di San Leucio e di un gigantesco drago. Quest’ultimo sarebbe vissuto nel vallone di Rio Falco, che separava i due colli, su cui sorgevano i nuclei abitativi di Ate e Tixa. Secondo la leggenda il drago seminava il …

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Castel di Sangro (Caštiéllë in dialetto castellano) è un comune italiano di circa 6500 abitanti della Provincia dell’Aquila in Abruzzo. È un centro montano di interesse storico, a 800 m s.l.m., con resti notevoli di testimonianze sannite, romane e medioevali. Costituisce il principale centro dell’Alto Sangro ed è sede della Comunità Montana Alto Sangro - Altopiano delle Cinquemiglia. La città sorge sul limitare di una valle molto ampia alla confluenza dei fiumi Sangro e Zittola. È un attivo centro turistico, data la vicinanza agli impianti sciistici di Roccaraso, Pescocostanzo e Rivisondoli.

Castel di Sangro vanta origini antichissime. In seguito alla scoperta, ad opera di Antonio De Nino alla fine del XIX secolo, della vasta necropoli di Campo Consolino, presso la vicina Alfedena, è possibile affermare che le prime testimonianze certe di popolazioni stanziali nell’area di Castel di Sangro risalgono al VII secolo a.C. La posizione della necropoli non è casuale, poiché nel…

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Pescolanciano (Pesculangiànë in molisano) è un comune italiano di 847 abitanti della provincia di Isernia, in Molise. Per la sua posizione geografica è considerato la “Porta dell’Alto Molise”. Il nome di Pescolanciano deriva da “Pesclum Lanzanum”, il primo termine (“Pesclum”) indicava la roccia, su cui sorgeva il centro abitato, il secondo termine (“Lanzanum”) invece ha un significato alquanto misterioso e forse stava ad indicare il suo feudatario normanno (“Lanz”). L’abitato sorge nel mezzo di due vallate solcate dal fiume Trigno ad est e dal torrente Savone ad ovest. Le prime notizie storiche risalgono ad età sannitica (IV secolo a.C.) con i resti di un borgo fortificato, detto Santa Maria dei Vignali. Le reali origini del borgo si situano però in epoca medioevale. Gran parte del territorio di Pescolanciano e buona parte dell’abitato si estendono lungo il tratturo Castel di Sangro-Lucera che, fatta eccezione per il tratto che attraversa il paese, ha conservato intatte le sue car…

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